Subsonica
hanno interpretato il fastidio e il tedio di una generazione che si nutre di ossessioni che sogna in un mondo di plastica e di microchip emozionali.
La loro musica ,che si è evoluta in una commistione di rock ed elettronica, in cui padroneggia la voce del frontman Samuel ha descritto tutto un nuovo decennio nell'epoca della mia adolescenza e per questo ne avrò sepre un ricordo indelebile.

I verdena sono la colonna sonora della mia vita..

Subsonica:Cosa posso dire?Non mi viene in mente di razionale.L’unica cosa intelligente da dirvi è GRAZIE.Grazie per esserci sempre.Grazie per Aurora sogna e nei suoi sogni sa cercare, senza paura un esclusiva felicità.razie per Boosta che sale sopra le tastiere come un ossesso prima di Benzina Ogoshi.Grazie per il sudore che avete versato e che ci avete fatto versare.Grazie per i dolori lancinanti alle gambe durante Discolabirinto.Grazie per la gioia. Grazie per la sofferenza.Grazie per la sconfitta è un’eleganza per l’iposcrisia di chi si arrende in partenza.Grazie per"Amorematico,era un album di merda!".Grazie a Samuel per le sue risate mentre scherza con Boosta.Grazie a Boosta per scatenarsi con noi.Grazie a Max e i suoi discorsi filosofici. Grazie a Ninja e la sua batteria.Grazie a Vicio e alla sua bandiera con scritto NO TAV.Grazie.Per essere parte di me, giorno dopo giorno.In conclusione:sie te fantastici, hanno un’energia infinita, una capacità di coinvolgere il pubblico unica.

VERDENA

Mi accompagnano da sempre e mi stupiscono da sempre, sono un gradino superiori altri gruppi della scena alternativa italiana, in quanto sono capaci di stare fuori dagli schemi, dalle etichette e dal sound che ormai regna acerbo sulla penisola. Loro sono l'innovazione, e nella loro innovazione c'è l'intero Novecento, ci sono i Beatles, i King Crimson, i Nirvana, i Dinosaur Jr e c'è anche tanto tanto altro che non è mai stato ascoltato. I Verdena sono l'unico gruppo capace di evolvere maturando senza mai stancare, stupiscono a tal punto da farsi odiare anche da chi li ama da sempre, e viceversa. Dovrebbero essere l'orgoglio italiano, ma si dimostrano oltre anche in questo ambito: è inutile catalogare la musica per nazionalità, la musica buona la si riconosce dal suono degli strumenti, non della lingua in cui si canta. Quindi benvengano Lingue di bue un pasto per due, e soprattutto benvenga Ciglierò.

Afterhours...perchè sono loro la mia chiave della felicità :) e poi dire che adoro Manuel Agnelli è poco!