I concerti da non perdere dall'11 al 17 gennaio 2017

Yombe

Siamo tornati grassi e prosperi, e dopo una piccola pausa, pronti a rituffarci nel cuore della musica.

Partiamo subito da mercoledì 11 gennaio:

 Al CellarTheory di Napoli troviamo i “Racconti di vinile”, titolo evocativo del lavoro di Ciro Riccardi, trombettista, che pubblica con l’etichetta jazz “ALFA MUSIC”.

Se parliamo di racconti, dobbiamo immaginare la tromba di Riccardi che ci guida attraverso i suoi viaggi, i suoi ascolti, raccontandoci di personaggi, reali o immaginari, non importa, di posti e di musiche malinconiche ascoltate all’imbrunire. A dare supporto all’io narrante della tromba di Riccardi il sax di Giuseppe Giroffi, il contrabbasso di Vincenzo Lamagna, la chitarra di Dario de Luca e la batteria di Marco Castaldo

 GIOVEDI 12 GENNAIO:

 Il Sound Music Club di Frattamaggiore si arricchisce di una nuova esclusiva: la presentazione in anteprima del disco dei BLINDUR, il duo composto da Massimo de Vita e Michelangelo Bencivenga.

Dopo aver fatto incetta di premi e più di 150 date tra Italia ed Europa, i BLINDUR, presentano il disco omonimo in esclusiva edito dalla prestigiosa etichetta “LA TEMPESTA”. Il loro è un mix tra folk di influenza nord europea e cantautorato italiano moderno. Per KeepOn, sono nella, discutibile, classifica delle migliori 10 band italiane del 2016.


VENERDI 13 GENNAIO:

 Ai Magazzini Fermi di Aversa, l’immortale MARCELLO COLEMAN, artista napoletano in attività dal 1995, che vanta un’incredibile quantità e varietà di collaborazioni, vedi ALMAMEGRETTA o lo stesso RAIZ, Renzo Albore, Nicola Caso, e tanti altri. Il suo repertorio spazia nei suoi maggiori successo in ambito reggae.

 Torniamo di nuovo in quel di Frattamaggiore, di nuovo al SOUND MUSIC CLUB, e troviamo sulla locandina lì esposta il nome di PIER PAOLO PASOLINI, e lì di fianco in nome di un altro PIERPAOLO, questa volta, CAPOVILLA, leader del gruppo TEATRO DEGLI ORRORI. Il progetto in questione è un reading che ha com tema “La Religione del mio Tempo” che si sviluppa in tre atti (Ballata delle Madri; La Religione del mio Tempo; Una Luce) accompagnato alternativamente dalla musica del chitarrista Paki Zennaro.

“Una poesia” quella di Pasolini, ha affermato il leader di Teatro degli Orrori “che narra il cuore oscuro della contemporaneità e che è ancora oggi impietosa denuncia di come siamo cambiati, e cosa siamo diventati, in questi tempi di incertezza morale ed ostentato narcisismo. Pasolini seppe scrutare con chiarezza spietata il buio del nostro presente e, con sguardo severo, il mutare inarrestabile della società italiana, che andava declinando i valori della neonata democrazia nel più ottuso conformismo e nel consumismo del boom economico. Ecco perché Pasolini è ancora così contemporaneo. La sua opera poetica, inspiegabilmente dimenticata, fu critica feroce dell’oblio dei valori della Resistenza, e narrazione di una società, quella italiana, incapace di farsi più uguale e più giusta.


 Spostiamoci vicino all’oziosa Capua (anzi l’originale Capua), ovvero a Santa Maria Capua Vetere, e precisamente al “CLUB 33 GIRI”. Qui troviamo il cantautore torinese GUIDO MARIA GRILLO con “TORINO CHIAMA TORINO TOUR”, una affresco lento e malinconico dello sguardo del cantante piemontese alla vita.

In quel di SANTA MARIA A VICO, ovviamente allo SMAV, ci si veste di elettronica ospitando non uno ma ben due dei progetti italiani dei più interessanti, TACDMY (The Academy) + YOMBE.

Partiamo da questi ultimi: YOMBE è un duo electro-pop italiano fondato dal musicista e produttore Alfredo Maddaluno (ex Player 1 degli Atari) e dalla cantante e songwriter Cyen. Napoletani trapiantati a Milano, YOMBE è il nome di una statuetta africana, da cui il nome della band, e da qui scelgono l’indirizzo tribale di molte loro sonorità.

TACDMY (The Academy) nascono nel 2012, fondata da Marco Seghene, Gianluca Calligaris, Vito Gelao e Alessio Gambarrota, rispettivamente basso, voce, chitarra e batteria. Dopo un periodo alla ricerca di sonorità proprie, partendo da un elegante elettronico francese, l’uscita nel 2014 di Marco Seghene, che viene sostituito da Nicola Narbone e Pierpaolo de Flego cambia l’assetto della band cambia in maniera radicale, facendosi più elettronico, spinta data dalle due tastiere dei nuovi componenti. Esce l’album “Drunk Yoga Velvet Club”, che porteranno sul palco insieme a vecchi successi

 SABATO 14 GENNAIO:

 Il LANIFICIO 25 di Napoli ospita nel proprio caratteristico ambiente ELECTRONIC BEATS con JOLLY MARE live band.

 Alla storica casa concerta del Vayu, Antonella Bianco (Antonio Firmani & th 4th Rows, Mathì) e Daniela Capalbo (Ben Slavin), insieme formano le COMA BERENICES. Quasi pronte per il loro primo disco che uscirà nella prossima primavera, per adesso hanno all’attivo l’EP “Delight”, e diverse collaborazioni. Le COMA BERENICES mixano sonorità acustiche ad elettroniche, alla ricerca di un sound su cui trasportare l’ascoltatore lontano.

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 di Marco Trotta