Tokyo, Londra e Scalea: il ritorno di Tony Tammaro


Sulla sua pagina Facebook Clementino mostra con orgoglio "Tokyo Londra Scalea".

Il rapper non è l'unico fan "famoso" di Tony Tammaro. "Un giorno mi trovavo in Piazza Municipio a Napoli"-racconta Vincenzo Sarnelli (il vero nome di Tony) e l'ex sindaca Iervolino si avvicinò dichiarandosi mia ammiratrice.

L'ottavo album in studio di Tony Tammaro è un viaggio surreale e tragicomico tra le realtà tamarre 2.0. "Tokyo Londra Scalea" è un disco "suonato meglio dei precedenti" fa sapere l'autore di "Patrizia", reduce dal Comicon di Napoli dove ha venduto 2mila copie in tre giorni (c'era anche il sindaco di Napoli De Magistris, altro suo fan).

Dieci brani: si parte con l'attualissima "Equitalia", in cui il protagonista della canzone (il titolare di un negozio di mutande) è destinatario di una "sfogliatella" da un milione e sessanta, ereditata direttamente dal nonno Pasquale. Ritorna l'Apecar in "Fruttajuolo", sorta di post-serenata attraverso l'altoparlante del famoso "trerrote". "Me piace o mare" e "Un peperone dentro l'anima" sono schegge di vita napoletana, nel bene e nel male, così come la tradizionale usanza del carciofo arrostito nel brano "A'furnacella".

Un disco suonato e prodotto bene, dicevamo: nel brano "A birr" c'è addirittura l'intervento del soprano Annalisa D'Agosto. Non manca il riferimento ai reality stile Amici: in "Talent Show" Tony Tammaro dipinge con una precisione assoluta i protagonisti (o almeno chi lo vorrebbe essere) che macinano chilometri per poi essere "scamazzati" davanti ai cancelli di Cinecittà. Merita una menzione speciale "Nannina", quasi un reggae ipnotico su una donna autista di un bus scolastico e le discriminazioni (e pernacchie a Via Marina) che subisce regolarmente. Diverte "L'Uomo Vintage" e la velleità di non invecchiare mai, che però si addormenta sempre sulla "sedia", nonostante l'amante giovanissima e le pillole blu". In chiusura lo swing anglo-italiano di "I sing for money" in coppia con Sergio Carlino, avvocato, cantante e amico di Tony.

Un lavoro composto da diversi stili, che sottolinea l'enorme talento e cultura musicale di Tony, grande osservatore e paroliere, che ha "cresciuto" tre generazioni, ma che, forse, avrebbe meritato qualcosa in più.

Luigi Ferraro