È meglio amare e perdere piuttosto che mettere linoleum nei vostri salotti. Da questa citazione di Leroy Jones i Freak Opera mettono a punto il loro secondo album, in uscitail prossimo 15 gennaio (autoprodotto): "Il libro nero della rivoluzione", questo il titolo, arriva un anno e mezzo dopo l'esordio "Restate Umani".

"IL LIBRO NERO DELLA RIVOLUZIONE- scrivono- non ambisce ad essere un concept album. Per noi questo lavoro rappresenta la fase immediatamente successiva a Restate Umani, nel senso salsiccia e friarielli del termine, senza scomodare noiose architetture filosofiche". Un folk che si allontana dagli stereotipi campani e si avvicina ad una forma canzone che guarda dritto in faccia a nomi importanti come Eugenio Finardi e, tornando ai nostri anni, Pierpaolo Capovilla (del quale hanno aperto anche un live).

I Freak Opera, vincitori dello scorso Differenzia Rock Contest, sono Rocco Traisci (voce),  Claudio Cesarano (chitarra), Ilaria Scarico (basso e flauto traverso) a cui si aggiungono fino al 2013 Giovanni Volpe (batteria e percussioni) e Antonia Harper delle Cardamomò al violino.
Dal 2013 la band è composta da sei elementi più "un medico condotto" (Antonio Mosca).

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