Iosonouncane al Lanificio. Il report


“MANDRIA TOUR"

23 aprile 2016 @Lanificio, Napoli

 Questo era uno di quei concerti che non vedevo l’ora di ascoltare, assorbire dal vivo, farlo entrare sotto la pelle. Quando uscì “DIE” di IOSONOUNCANE nel marzo del 2015, ad essere sincero ci ho messo un po’ per decidere di ascoltarlo, perché nonostante l’ottimo esordio de “LA MACARENA SU ROMA” nel 2010, mi aspettavo l’ennesimo progetto cantautorale e sinceramente in quel periodo ero in tutt’altro mood. Ma “DIE” di Jacopo Incani alias IOSONOUNCANE è un disco favoloso, di cui si può solo far seguire al titolo, una sfilza dei più svariati aggettivi, tra i quali personalmente io preferisco più di tutti questo: lisergico.

Lo scorso 23 aprile al Lanificio di piazza Enrico de Nicola a Napoli si è esibito finalmente con tutta ( o quasi, mancando la corista Serena Locci e il trombettista Paolo Ranieri) la band che ha preso parte alla realizzazione del disco, e non più come elemento singolo.

Incani è decentrato, segno forse evidente che l’attenzione non deve essere posta su di lui, ma sulla musica. Il live inizia con “TANCA” che ci proietta, con il suo battito di tamburi, all’interno di un mondo arcaico e ci riporta al sapore della terra, alle origini. Si passa poi a “CARNE”, che funziona da ponte per introdurre “BUIO”, con i suoi tempi dilatati ed il suo arpeggio melodico iniziale, che ci culla nel malessere di una terra, la Sardegna, forse l’unica ancora con un legame tanto atavico. Il concerto scivola un po’ quando Jacopo propone pezzi del disco precedente come “Summer on a spiaggia affollata” o “Il corpo del reato”, pezzi stupendi che però rovinano un po’ l’atmosfera asfissiante che si era creata tra pubblico e musicisti, perché spezzano quel senso di inquietudine in cui eravamo calati tutti. Si riparte con “STORMI” (la più orecchiabile dell’intero disco), e poi “MANDRIA” e “PAESAGGIO”.

Un’ora o poco più, tanto dura il live sold-out di IOSONOUNCANE, un impatto fortissimo con tutta la band, azzoppati forse dalla breve durata dell'album a cui si è costretti ad aggiungere pezzi del disco precedente, ma alla fine il risultato è in ogni caso interessante. “DIE” è una disco di pancia e dal vivo colpisce allo stomaco.

L’unica nota negativa è di carattere logistico: il Lanificio fa fatica ad ospitare eventi così importanti per la mancanza effettiva di spazio e aria. Per il resto, la cornice  è sempre molto piacevole.

Per chi non c'era, l’appuntamento con “MANDRIA TOUR” è a Luglio al FARCI SENTIRE FESTIVAL a Scisciano. Siateci assolutamente, uno spettacolo del genere è davvero raro!

Marco Trotta