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Io esco, vado al centro commerciale. C'è un concerto. Il report di Cristina Donà

Live report di Gabriele Campolattano del concerto di Cristina Donà al centro commerciale Campania per la rassegna "Non luoghi musicali".

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“Io esco, vado al centro Campania: c'è un concerto!”

A sentire queste parole si potrebbe pensare: "Sarà la presentazione di qualche disco o la solita stellina da reality/talent show".

Invece no!

Un concerto è avvenuto, e non è stato nulla di improvvisato o lasciato al caso, né tantomeno una promozione camuffata da live. Al centro commerciale Campania s’è fatta della musica, della buona musica.

Le aspettative, devo essere sincero, non erano delle migliori, anche io preso dal pregiudizio della “location ambigua”, ma poi… bhè, procediamo in ordine.
Inizio del concerto previsto per le ore 22, ma alle 21:50 ero già a piazzetta Campania e notando con stupore che c’era più gente di quanta me ne aspettassi, con lo spazio antistante il palco già pieno di gente seduta in attesa dello show. Il concerto è iniziato un po’ in ritardo, verso le 22:30, ma intanto continuavano ad arrivare ragazzi, fino a riempire tutta la piazza, tant’è che si faceva fatica a trovare un posto a sedere.

Certo non tutti erano fans sfegatati, più di uno mi ha chiesto: “ma chi è questa cantante?”

Fatto sta che guardandosi intorno c’era proprio l’atmosfera da “Live”.

Arriva lei Cristina Donà, e il pubblico la accoglie nel migliore dei modi, facendo subito capire, se ce ne fosse ancora bisogno, che erano lì per lei e non perché fossero di passaggio o stessero facendo “la spesa”.

Dopo i ringraziamenti al pubblico per essere lì nonostante il gelo, partono le note di “STELLE BUONE”.

L’audio è buono, le luci anche, il pubblico canta, l’artista è energica e coinvolgente.

Per rendere omaggio alla location, la Donà esegue subito dopo “Giapponese”, canzone scritta proprio all’uscita di un centro commerciale, ed approfitta dell’occasione per ringraziare gli organizzatori della serata per il coraggio che hanno avuto nell’organizzare una serata del genere in un posto come il centro Campania. Dopo aver alternato pezzi del vecchio repertorio con canzoni del nuovo album, è il momento di “Torno a casa a piedi”, canzone che dà il titolo all’ultima fatica discografica di Cristina. La sua è un’interpretazione struggente, coinvolgente ed emozionante.

Verso le 23 e 30 dopo aver eseguito molti dei suoi successi Cristina saluta ed insieme alla band abbandona il palco ma manca all’appello “Universo”, forse il singolo di maggior successo dell’artista di Rho. Al coro di “BIIIS” dei suoi fans, la band torna sul palco, ed inizia una struggente performance della suddetta canzone, versione pianoforte e voce da pelle d’oca!

Ma le sorprese non sono finite, infatti, mentre stanno per finire le note di “Universo” partono quelle di un famosissimo brano dei Beatles “Across the universe”, forse proprio perché questo brano è stato trasmesso via radio nell’ “Universo” in direzione della stella polare, ma questa è un’altra storia.

Dopo altri minuti di canzoni ed omaggi musicali (Blondie – Heart of glass), Cristina chiude il concerto con “Triathlon”, ricordando che in questo momento particolare del nostro paese per uscire dalla crisi non basterebbe una semplice corsa, ma appunto un Triathlon!

Il concerto si chiude a mezzanotte, con tutti i fans sotto al palco per foto ed autografi.
Molti avranno potuto snobbare la serata, altri avranno potuto pensare che è ridicolo un concerto in un centro commerciale, ma alla fine tornando a casa pensavo: tutto sommato è stato un bel concerto, non mi sono bagnato sotto la pioggia per vederlo, non sono stato al freddo, era gratuito, c’erano le sedie per potermi sedere, c’era la possibilità di prendere qualcosa da bere o da mangiare, l’audio era decente…

Bhé credo sia stata proprio una buona idea portare un po’ di buona musica in un centro commerciale! Del resto il palco c’è, l’impianto anche, le luci pure … e forse sarebbe il caso di usarli per portare un po’ di “cultura” nei posti come i centri commerciali sempre così trafficati di gente che si nutre solo con lo stereotipo del pop italiano.

Gabriele Campolattano

Commenti  

 
#1 Paolo Traverso 2012-02-27 09:36
io sono andato a vedere il bugo al centro commerciale e ci siamo divertiti, bugo, dente, casino royale e la donà sono un lusso per i club campani e la giovane banda di marcianise ha buon senso nell'affidarsi a professionisti per la direzione delle varie sezioni del programma artistico, e poi... musica ovunque!
paolo
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