Report

Disco in vetrina

Speciali

Foto Gallery

Abroad: rock dal mondo

I Baustelle, la pioggia ed il Meeting del Mare.

Come ogni anno il Meeting ce l’ha fatta. Migliaia di giovani trascinati al mare, in un giorno che proprio da mare non è, però insomma…è fine maggio, deve essere tempo da mare! E come tutte le tradizioni, anche quella della maledetta pioggia che sembra benedire questo evento da qualche anno a questa parte non puo’ mancare.

Eppure non arreca alcun fastidio.

Sabato il porto di Marina di Camerota inizia a riempirsi fin dalle prime ore del pomeriggio, fin dalle prime band emergenti che aprono la seconda serata della kermesse cilentana. Il tempo passa in fretta tra alti e bassi. Si fa subito sera e tra presentazioni e balletti più o meno ispirati si arriva all’energica performance delle Jolaurlo, che fa scatenare tutti sotto le ultime, incalzanti, gocce di pioggia. Ancora un balletto, in bilico tra Massive Attack e Subsonica e sul palco principale il vero spettacolo ha inizio.

 

I Baustelle sono alla prima data del tour estivo e già dalle prime note appaiono carichissimi. Bianconi è in forma, canta con decisione l’incipit de “I provinciali”, l’audio è perfetto e qualcosa nell’aria lascia intuire che quello a cui stiamo assistendo sarà un concerto da ricordare. La partenza è lanciatissima, con i primi singoli tratti da “I Mistici dell’Occidente” (“Gli spietati” e “Le rane”) e proprio quando tutto sembra scontato, a meno di mezz’ora dall’inizio del concerto, un’incerta seppur emozionantissima versione acustica de “La moda del lento” spezza la scaletta dedicata al nuovo album. E’ solo la prima chicca di una serata lunghissima.

Oltre due ore di concerto in cui i ragazzi di Montepulciano fanno a zig zag tra i loro cinque dischi, tirando fuori dal cilindro brani magici come “EN” o “La canzone del parco”  e la trascinante e più recente “A vita bassa”. E’ proprio Amen l’album piu’ sacrificato dalla serata, ma se questo deve servire a ridar vita a pezzi meravigliosi che hanno accompagnato gli esordi dei nostri ben venga. In medley vengono riproposte “Noi bambine non abbiamo scelta”, “Cinecittà” e la psichedelica ghost track “Beethoven o Chopin”. Anche Rachele fa del suo meglio sebbene alcune delle sue performance vengano limitate dall’eccessivo echo impostato sul microfono, rendendo meno magica una canzone come “L’ultima notte felice del mondo”.Il pubblico si scalda con le hit come “Charlie fa surf ” e “La Guerra è finita” e rimane impietrito di fronte all’inaspettata cover di "Spirit in the sky" di Norman Greenbaum, impreziosita da un interessante testo in italiano.

Alla fine del primo bis, con la rituale “Andarsene così”, il concerto sembra davvero finito, il pubblico inizia a disperdersi, ma poi, con stupore generale, la band risale sul palco per un altro paio di pezzi, una sorta di omaggio ai fan. La bossanova di “Mademoiselle Boyfriend” fluttua nell’aria. E’ magia. Sotto al palco i fan della prima ora cantano, Francesco e Rachele sono in perfetta sintonia e il tempo sembra non essere mai passato. C’è spazio per l’ultima canzone dedicata a quelli che “I Baustelle del primo disco erano meglio”…si tratta di “Gomma” e non si poteva avere finale più sentito.

La notte prosegue con il consueto djset. Ma questa è un’altra storia perché sul porto di Marina di Camerota, nella mia testa, risuona ancora tanta bellezza. Ancora una volta l’evento di Don Gianni si mostra come una delle cose più interessanti dell’estate campana. Speriamo vada sempre meglio.

Salvatore Sannino

Baustelle al Neapolis 2008

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

Concerti in Campania

< Giugno 2010 >
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        

Vinci biglietti

Contest

Join us on

Campania Rock FacebookCampania Rock twitterCampania Rock flickrCampania Rock MySpace

© 2010 Campania Rock, testata giornalistica registrata al Tribunale di Nola (reg. numero 154 del 28/11/2008) / credits