Il folk napoletano 2.0 de La Maschera


Il folk napoletano 2.0 passa per "O vicolo 'e l'alleria", esordio su disco de La Maschera. Pubblicato dall'attivissima Full Heads, il primo album del progetto partenopeo prosegue sulla scia tracciata dai Foja (tra l'altro amici e compagni di etichetta) ma saldamente legato alla tradizione che va però oltre il mandolino e i luoghi comuni.

Prodotto da Massimo de Vita e masterizzato da Daniele Sinigallia, "O vicolo 'e l'alleria" sorprende per l'uso sapiente di strumenti tradizionali e moderni, creando un ponte sonoro tra la teatralità di "Pullecenella" (primo singolo, cliccatissimo su Youtube) e il blues elettrico di "Fujetenne", in cui Roberto Colella canta "Fujetenne, ma nun serve a niente pecchè l'ombra nera ca te puort' areto, te tène pe' e piere".

La Maschera, formata da Roberto Colella, voce, chitarrista e tastierista, Vincenzo Capasso, trombettista, Eliano Del Peschio, bassista, Marco Salvatore, batterista, Roberto Guardi, percussionista ed Alessandro Morlando, chitarrista solista – è nata qualche anno fa nella periferia Nord di Napoli, tra la Terra dei Fuochi (ne parlano in "Gente 'e nisciuno" scritto con la compagnia teatrale di Raffaele Bruno) e il centro storico di Napoli, patrimonio dell'Unesco, non sempre tutelato dai cittadini e da chi lo frequenta. Fortissima la componente teatrale (nomen omen), un Pulcinella moderno che "chiagne" e "ride", che "è stanco e nun o' dice".

Non solo malinconia: in "Smile on your face" si omaggia il funky jazzato di Sergio Caputo e le liriche anglo-napoletane del compianto Pino Daniele: "Children are playing, Supersantosi in the air, spustammece nu poco chhiù llà". Un disco interamente suonato, una cartolina di Napoli senza gli eccessi neomelodici e vittimistici, una città che cerca quotidianamente di alzare la testa e riconoscere i propri (tanti) errori.

Il tour de La Maschera continua ormai da un anno e non sono tante le band campane il cui pubblico conosce e canta le canzoni a memoria. Prossime date: 17 aprile al Tex di Cava dei Tirreni, 18 aprile al MacLogan Pub di Sala Consilina, 25 aprile al Lanificio 25 di Napoli.

LF