Report

Disco in vetrina

Speciali

Foto Gallery

Abroad: rock dal mondo

Sulla barca dei 24 Grana. Un disco diretto e metropolitano

Il dub? A questo punto possiamo dire che è stato solo un momento di passaggio per i 24 Grana. “La stessa barca” (La Canzonetta/Self) è il seguito (non) ideale di Ghostwriters, meno cantautoriale e molto più immediato. Diretto e spontaneo, come tutti sapete è stato mixato negli studi di Steve Albini a Chicago. E' un disco molto atteso e non delude le aspettative. Ce lo aspettavamo rock e così è. “Quella pira di fuoco adesso è cenere” canta Francesco Di Bella, come un mantra elettrico. Melodie orecchiabili “Ombre” (il primo singolo, di presa sicura nei live), “C'hai pruvat Robè” è pregno di quell'ironia che Di Bella ha spesso inserito nei suoi testi, anche velatamente.Si sente anche l'influenza del suo progetto cantautoriale, unita a quella della tradizione partenopea. Il drumming preciso e diretto di Renato Minale, la chitarra quasi “infervorata”di Giuseppe Fontanella e le linee di basso del bravo Alessandro Innaro (che sostituisce Armando Cotugno, trasferitosi a Londra)

Riuscito l'intreccio tra la lingua napoletana e l'incedere quasi funky-rock di “Malavera”, storia di sopraffazione dietro le sbarre., ispirata alla triste vicenda di Stefano Cucchi. La velocità diminuisce in “Turnamme a casa”, che si candida a diventare uno degli inni della band, nostalgico e fascinoso quanto basta.

“Sta varca sotto e' rotta e sfravecata” cantano nella traccia che da nome all'album, dove“manca una stella che ce po purtà”. Quale sia l'allusione del testo, all'Italia che cola a picco o ai tempi che corrono, con “La stessa barca” siamo già addentro la seconda parte dell'album, introspettiva e malinconica, come dai tempi di “Kanzone su Londra”. “Germogli d'inverno” è una piccola perla, sospesa tra la purezza melodica del Battisti di metà anni 70 ed il guitar oriented sound americano.

Chiusura ideale con “Oggi rimani laggiù”, sorta di invocazione-cantilena in chiave ottimistica.

C'è meno Napoli nei testi, nonostante il dialetto, che come già detto, si incastra alla perfezione.Un disco “analogico”, “metropolitano”, tra la nostalgia londinese e la luce partenopea. “ Come chiedono in “Cenere”: “mi preferivi quando avevo la cresta?”.

Luigi Ferraro

tracklist
1. Salvatore / 3’03’’
2. Cenere / 3’23’’
3. Ombre / 2’57’’
4. Ce pruvate Robé / 3’44’’
5. Malevera / 2’44’’
6. Turnamme a casa / 2’56’’
7. La stessa barca / 3’35’’
8. Germogli d’inverno / 3’07’’
9. Stop! / 3’06’’
10. Oggi rimani laggiù / 2’52’’
(traccia bonus solo nella versione vinile) 11. Chiudo cu' tte / 2’40’’

Queste le date del tour, si parte da Londra il 20 gennaio

20/01/2011 - LONDRA (UK) @ 93 FEET EAST

04/02/2011 - POTENZA @ TEATRO DUE TORRI

11/02/2011 - CORTEMAGGIORE (PC) @ FILLMORE

19/02/2011 - PERUGIA @ URBAN

20/02/2011 - NAPOLI @ DUEL BEAT (sala:uno)

26/02/2011 - CATANIA @ ZO

03/03/2011 - ROMA @ ALPHEUS

04/03/2011 - MILANO @ SHOCKING CLUB

05/03/2011 - TORINO @ HIROSHIMA MON AMOUR

12/03/2011 - FIRENZE @ AUDITORIUM FLOG (tbc)

19/03/2011 - BRESCIA @ LATTE +

26/03/2011 - COLLE VAL D’ELSA (SI) @ SONAR

16/04/2011 - BOLOGNA @ T.P.O.

30/04/2011 - PADOVA @ PEDRO

Concerti in Campania

< Gennaio 2011 >
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            

Vinci biglietti

Contest

Join us on

Campania Rock FacebookCampania Rock twitterCampania Rock flickrCampania Rock MySpace

© 2010 Campania Rock, testata giornalistica registrata al Tribunale di Nola (reg. numero 154 del 28/11/2008) / credits