Giù al "garage". I Low-Fi ed il loro primo ep

Low-Fi

Low-Fi ep (2010)

Octopus Rec.

I gemelli Belluccio sono un pezzo di storia dell'indie rock napoletano degli anni novanta (ed anche zero). Cresciuti a pane, Motorpsycho e live sudaticci, sono riusciti a guadagnare “onore” e “rispetto” nella scena live campana. Con Marco alla batteria, Alessandro e Adriano, dopo anni di gavetta, approdano alla Octopus Records, per la quale pubblicano l'ep omonimo, prodotto da Giuseppe Fontanella.

Tour in Europa e partecipazione alle compilation per Peppino Impastato ed il tributo a Syd Barrett. L'ep ha cinque tracce: post grunge quasi, con forti influenze new wave e garage ma elaborate in maniera personale. Vedi Garage Floor, dove fa capolino Brian Molko, ed in cui le chitarre pulite si affiancano alle melodia cristallina: ottima la prova vocal di Alessandro. Pochi e non invadenti gli inserti elettronici, che danno all'album (ed al brano Wrongness in particolare) un respiro internazionale, da club.

Bella l'esplosione finale, che cita, ma non copia, il sound stratificato dei Foo Fighters. Ancora synth in No Morning, e qui si sente l'influenza dei primissimi Muse (quelli di Showbiz per intenderci). The White Lane potrebbe benissimo essere suonata in in club di Manchester, cielo scuro e freddo pungente. Riff tagliente e la voce di Alessandro che raggiunge l'apice della melodia. L'ep termina con Something, suoni saturi, intelaiature elettroniche, una song finale esaltante.

 

Ma perchè in Inghilterra i White Lies vendono centinaia di migliaia di copie mentre i Low-Fi non possono fare altrettanto qui da noi? Ad inizio 2010 la band ha intrapreso un tour in Europa dell'est che si è rivelato un bel successo. E' ora di cambiare le cose, giù al Sud.

Luigi Ferraro

myspace Low-Fi

Octopus Records