Fado, folk e malinconie partenopee. Le voci di Fede'N' Marlen


di Marco Trotta

« Così cantava Partenope, che provava un dolore dolce

La sua voce era una freccia che colpì il mio cuore. »

Così J. H. Herder nel suo Parthenope del 1796. Parole che descrivono perfettamente le voci del giovane duo femminile Fede’N’Marlen, all’anagrafe Federica Ottombrino e Marilena Vitale. La confusione dei vicoli di Napoli si fonde con le note malinconiche del fado e del folk gitano, dando vita a delle sonorità che rapiscono e ammaliano l’ascoltatore. Senza che ci se ne si accorga, ascoltando il cd ci si trova a canticchiare “Stalattiti”, canzone che da il nome all’EP (prodotto da IKEBANA RECORDS), o “Fragile”.

La particolarità di questo duo sta nella completa simbiosi sia delle voci, che si sposano in maniera complementare quasi magica, sia nello stupendo rapporto che lega queste due splendide ragazze, che come ci hanno raccontato si completano anche nella stesura dei testi “Perché siamo l’una l’opposta dell’altra” ci dice Marilena, continuando “ognuna di noi racconta la vita da due punti di vista opposti”. Di sicuro però non tralasciano quello che è l’attenzione ad una melodia raffinata ma volutamente non virtuosa, associata a dei testi che arrivano al cuore toccando l’anima, perché ogni canzone è sincera, ma di quella candida e spontanea.

Consiglio vivamente, per chi non li conoscesse, di ascoltarle soprattutto dal vivo. Degne figlie di Partenope, ascoltandole si viene trasportati all’interno del loro mondo e ci si ritrova a canticchiare con loro e a ridere alla genuinità dei loro sfottò affettuosi tra una canzone e l’altra. E non importa mai dove suonino, che sia per strada, in un bar di Caserta o un terrazzo dei Quartieri di Napoli, Fede’N’Marlen non annoiano mai e non potrete fare a meno di comprare l’ Ep e di ascoltarlo a loop per andare al prossimo concerto e canticchiare le loro canzoni. Ora non ci resta che aspettare il primo album di Fede’N’Marlen.