Il noir sociale dei Pennelli di Vermeer


“NOIANOIR”: IL NUOVO PROGETTO DEI PENNELLI DI VERMEER

 A sei anni dal loro ultimo disco “La primavera dei sordi” (la Canzonetta), i Pennelli di Vermeer tornano finalmente con un nuovo lavoro. La formazione capitanata da Pasquale Sorrentino dopo aver aperto il concerto a Franco Battiato in occasione del Meeting del Mare a Marina di Camerota il 2 giugno, ha presentato ufficialmente il disco “NoiaNoir” (Marotta&Cafiero) negli spazi del Pompeilab di Pompei lo scorso 6 giugno.

Un album ottenuto anche grazie la piattaforma di crowdfunding (la partecipazione attiva dei fan che diventano veri e propri produttori del disco inviando una quota minima di denaro in cambio del disco in anteprima). “NoiaNoir” è un concept album, ovvero un disco costruito intorno ad un’idea ben precisa come ci racconta la stessa band “Un misterioso caso di omicidio, quello della soubrette televisiva Mrs Rose, sconvolge un intero quartiere, diventando – in breve – tormentone mediatico. Dall’omicidio all’indagine, dalla cattura dell’assassino al suo processo, NoiaNoir è prima di tutto un “noir sociale” che si snoda attraverso 12 canzoni e due intermezzi musicali, nei quali emergono fattori e comportamenti umani accomunati da un solo indizio: la noia. D’altronde, solo una società annoiata può perdersi nei risvolti di un caso di omicidio. La spregiudicatezza dei media, interessati a questo caso solo per trarne profitto economico, fa sì che la realtà si mescoli alla finzione e che la paura e il sospetto dilaghino al punto da chiedersi: “Chi è il vero colpevole? Il killer o il “sistema” dell’informazione?”.

Testi ironici ed intelligenti “dipingono” con maestria uno scenario inquietante della società moderna e dei mezzi di informazione di massa, esplorando nelle varie tracce del disco di vari generi musicali dal funky al rock colto passando dal raggae al blues.

Sicuramente un lavoro ben fatto e maturo dove oltre al ritorno alle chitarre di Pasquale Palomba all’ingresso del nuovo bassista Maurizio D’Antonio al sempre bravissimo Raffaele Polimeno bisogna fare un plauso speciale alla voce di Stefania Aprea che incornicia con la sua voce potente questo quadro meraviglioso che è “NoiaNoir”.

Marco Trotta